Il termine Prosecco è conosciuto già dal 1754 (si trova, infatti, nel libro “Il Roccolo Ditirambo” di Aureliano Acanti).
Ma tornando indietro nel tempo, fino all’epoca del primo impero romano, si trova anche un’altra traccia della conoscenza di questo vino: Livia, moglie di Augusto, amava bere il Puxinum “Pucino”, che l’imperatrice considerava il segreto della sua giovinezza!
Come scriveva Villafranchi nel 1773, nel saggio Oenologia Toscana, questo vino era detto “Prosecco”, e le uve si raccoglievano “nel pendio del monte di Contuel in faccia al Mare Adriatico, poche miglia distante da Trieste“.
Infatti, a meno di 10 km da Trieste, si trova la cittadina di Prosecco, all’origine del nome del vino, sull’altopiano carsico, che raccoglie nel suo territorio splendidi vitigni.
Nel corso dei secoli, tuttavia, la produzione del Prosecco venne completamente abbandonata dai viticoltori del Carso triestino e del Collio friulano, sviluppandosi invece lungo le colline venete, in particolare nella provincia di Treviso, dove oggi si trova un’eccellenza conosciuta e apprezzata in tutto il mondo!


Che altro dire? Cheers!